Sospensione dazi USA-UE: una boccata d’ossigeno per il Made in Italy

GAZZETTA DI PARMA – INSERTO “ECONOMIA” – 22 marzo 2021

Nel quadro del contenzioso sugli aiuti pubblici ai gruppi Airbus e Boeing sono stati sospesi per quattro mesi i dazi aggiuntivi imposti da USA e UE alle esportazioni di alcuni prodotti agroalimentari del Made in Italy.

La disputa Airbus- Boeing

Il contenzioso sugli aiuti pubblici ai gruppi Airbus e Boeing risale al 2004 ma solamente nel 2019 l’organo d’appello dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) ha statuito sulla reciproca violazione, da parte di UE e di USA, delle regole convenzionali internazionali imposte dalla stessa OMC in materia di sussidi statali. Nell’ottobre del 2019, l’OMC ha quindi autorizzato gli Stati Uniti ad adottare contromisure nei confronti delle esportazioni europee per un valore massimo di 7,5 miliardi di dollari, permettendo al contempo anche all’UE di prendere contromisure similari per un valore di 4 miliardi di dollari questa volta nei confronti delle esportazioni statunitensi verso l’UE. Nonostante un primo tentativo europeo di conciliazione, l’amministrazione Trump ha, però, perseguito la propria politica protezionistica applicando immediatamente dazi doganali aggiuntivi non solo sui prodotti del settore dell’aeromobile ma anche su numerose altre merci, tra cui quelle del comparto agroalimentare italiano. Per quanto riguarda il Made in Italy, l’applicazione di questi nuovi dazi ha colpito soprattutto i formaggi (Parmigiano, Gorgonzola, Asiago, Fontina), i salumi, i crostacei, i molluschi, gli agrumi, i succhi ed i liquori, prodotti che hanno subito un aumento del 25% delle tariffe sulle esportazioni, per un totale di mezzo miliardo di euro persi dai produttori. Per meglio comprendere la reale entità dei dazi applicati dagli USA sui prodotti italiani, si pensi che sul Parmigiano Reggiano pesavano tariffe aggiuntive pari al 25% – da 2,15 a 6 dollari al chilo in più – con un aumento del prezzo a scaffale per i consumatori americani dai 40 ai 45 dollari al chilo!

L’amministrazione Biden inverte la rotta

Consapevole di questi aggravi commerciali, il neo-eletto Presidente USA, Mr. Joe Biden, aveva già dichiarato in campagna elettorale di essere pronto a rilanciare la politica commerciale statunitense sul mercato europeo, rompendo con quella politica conservatrice e protezionista portata avanti dal suo predecessore e aprendo così un nuovo capitolo all’insegna della ricostruzione di una forte alleanza atlantica anche al fine di contenere la minacciosa economia cinese. Pochi giorni dopo il suo insediamento nell’ufficio ovale, infatti, ottemperando alle sue promesse elettorali, Mr. Biden ha personalmente telefonato alla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, allo scopo di concordare una reciproca temporanea sospensione dei dazi aggiuntivi imposti dalle due potenze internazionali a seguito della ormai annosa controversia sugli aiuti pubblici ai gruppi Airbus e Boeing. La conferma della sospensione è poi arrivata dalla stessa Presidente della Commissione UE: “Come nuovo inizio per la nostra partnership, abbiamo deciso di sospendere tutte le tariffe relative alle controversie Airbus-Boeing su aeromobili e prodotti non aerei per un periodo iniziale di 4 mesi”. La sospensione annunciata relativa ai dazi aggiuntivi imposti da USA e UE nell’ambito della controversia Airbus-Boeing ha avuto piena attuazione dalla mezzanotte dell’11 marzo 2021 e perdurerà almeno fino alla mezzanotte dell’11 luglio 2021. Tale notizia è stata accolta con grande entusiasmo dalle tante associazioni dell’agroalimentare italiano che, seppur per un breve periodo, potranno tornare a commercializzare i propri prodotti sul mercato statunitense a prezzi inferiori, favorendo così la crescita dell’export del Made in Italy e non solo.

In vista di una sospensione definitiva

Nonostante gli iniziali entusiasmi, però, è necessario procedere cautamente dal momento che l’odierna sospensione dei dazi aggiuntivi risulta essere limitata al solo periodo 11 marzo-11 luglio 2021, periodo dopo il quale i dazi doganali imposti dall’amministrazione statunitense potrebbero essere nuovamente applicati ai prodotti di importazione europea. Tuttavia, una nota congiunta in cui si legge che “Ue e Usa hanno inoltre preso l’impegno di lavorare insieme alla risoluzione definitiva di questa controversia [leggasi controversia Boeing-Airbus]” sembrerebbe smentire che si possa verosimilmente ritornare a quel regime di battaglia commerciale impostato da Trump durante la sua Presidenza e scaturito poi nell’immediata applicazione di nuove misure protezionistiche dell’economia americana quale l’applicazione di dazi aggiuntivi su determinati prodotti d’importazione. Secondo gli osservatori, infatti, la sospensione temporanea dovrebbe portare a una normalizzazione dei rapporti commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea nel corso dei prossimi mesi, ristabilendo l’equilibrio economico che da sempre ha contraddistinto i rapporti tra le due coste atlantiche nel rispetto del multilateralismo. Sulla scia di tali dichiarazioni, l’eurodeputato Paolo De Castro, primo vice-presidente della commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale è così intervenuto: “È tornato il tempo del dialogo e della fiducia: lavoriamo ora per una soluzione negoziata e duraturo”. Insomma, buone premesse per una crescita dell’export agroalimentare Made in Italy nella terra del Far West!

Francesco Maria Froldi

Quid Juris?- Studio Legale Associato