GAZZETTA DI PARMA – INSERTO “ECONOMIA” – 17 maggio 2021
È stato rinnovato il 10 maggio l’accordo tra Mipaaf, orIGin Italia, Federdoc ed eBay per la tutela delle Indicazioni Geografiche sulla piattaforma di eCommerce.
Con circa 313 prodotti alimentari e 526 prodotti vitivinicoli, l’Italia è il Paese europeo con il maggior numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall’Unione europea, come un’ulteriore dimostrazione della grande qualità delle nostre produzioni, ma soprattutto del forte legame che lega le eccellenze agroalimentari italiane al proprio territorio di origine. Tuttavia, l’Italia è anche uno dei Paesi industrializzati soggetto al più alto numero di contraffazioni dei prodotti alimentari di qualità, ora anche via web. È necessario, quindi, che le aziende produttrici approntino una sempre più elevata tutela delle proprie eccellenze alimentari, salvaguardando la proprietà intellettuale ed il know-how faticosamente acquisito nel tempo.
Frodi online: attenzione al “Made in Italy”
La tendenza ad acquistare alimenti e bevande via web ha ormai assunto una grande rilevanza soprattutto tra i consumatori più giovani. Con l’avvento della pandemia, infatti, le vendite online dei prodotti Food&Beverage per il tramite delle piattaforme dell’eCommerce come eBay e Amazon sono decollate e, secondo alcuni studi condotti presso il Politecnico di Milano, le vendite online registrate nel 2020 hanno raggiunto quota 2,5 miliardi di euro, con un numero di italiani coinvolti in questo genere di acquisti pari a 2 milioni: non poco, se si considera che le attività di rivendita alimentare sul territorio non hanno mai chiuso i battenti neanche in epoca pandemica. L’incremento delle vendite online a dispetto di quelle effettuate in negozio denota certamente un mutamento dei tempi con cui i produttori ed i rivenditori dei prodotti agroalimentari di qualità ad Indicazione Geografica sono chiamati a confrontarsi. Se, però, da una parte gli acquisti online significano un’apertura al mercato globale, capace di aumentare la visibilità e la rinomanza dei prodotti commercializzati, dall’altra parte l’abbattimento delle frontiere fisiche comporta l’ingresso del produttore in un mercato in cui la concorrenza è spietata e spesso sleale. Per quanto riguarda la vendita dei prodotti agroalimentari sulle piattaforme di eCommerce, per esempio, essa comporta l’assunzione di enormi rischi da parte delle aziende produttrici di Indicazioni Geografiche dal momento che la concorrenza via web si concretizza in una miriade di annunci ingannevoli di prodotti agroalimentari contraffatti in grado di minare la reputazione del prodotto originale. Alla luce di queste premesse, risulta quanto mai importante garantire, da una parte, la tutela del prodotto certificato e la valorizzazione del lavoro svolto dagli agricoltori e dalle aziende locali, dall’altra, l’esigenza di assicurare il diritto del consumatore di buona fede a non essere soggetto a truffe alimentari.
L’accordo innovativo tra Mipaaf ed eBay
Nell’ottica di implementare nuove strategie di tutela dei produttori e dei consumatori rientra sicuramente l’accordo sottoscritto dall’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi (ICQRF) del Mipaaf, dalla responsabile Italia della piattaforma di eCommerce “eBay”, da orIGin Italia e da Federdoc in data 10 maggio 2021, il quale conferma la necessità di collaborazione tra Istituzioni, aziende e associazioni di categoria nella lotta alle contraffazioni delle eccellenze agroalimentari italiane e nella tutela dei sempre più numerosi cyber-consumatori. Tale accordo, che riprende in realtà un precedente patto del 2014 in cui le parti si impegnavano a contrastare la contraffazione e proteggere i marchi di origine, ha come obiettivo quello di abolire o, quantomeno, arginare, il fenomeno delle vendite online di contraffazioni o imitazioni dei prodotti ad Indicazioni Geografica su eBay, e risulta essere il primo accordo al mondo stipulato tra un’Istituzione pubblica ed una piattaforma di eCommerce finalizzato alla tutela del patrimonio agroalimentare su web. In sintesi, l’accordo decreta alcuni importanti presupposti affinché venga svolta una costante attività di controllo da parte delle autorità competenti sulla filiera della commercializzazione via web delle Indicazioni Geografiche tramite un elevato livello di cooperazione e sinergia tra diverse realtà operanti a diverso titolo nel settore dell’agrifood d’eccellenza, che deve molto alla collaborazione e al know-how acquisito nel tempo dalle rappresentanze dei Consorzi di Tutela a difesa di produttori e consumatori.
COSA PREVEDE L’ACCORDO – FOCUS TECNICO
L’accordo prevede l’attivazione presso l’ICQRF di una sorta di task-force operativa avente il compito di verificare l’autenticità dei prodotti agroalimentari ad Indicazione Geografica acquistati tramite piattaforma eBay. Qualora l’ICQFR dovesse riscontrare online la presenza di “falsi” alimenti che usurpano, imitano o evocano prodotti di qualità a indicazione geografica, essa dovrà segnalarli tempestivamente e direttamente al sistema di protezione della proprietà intellettuale del colosso dell’eCommerce il quale, dal canto suo, si impegna a rimuoverli in brevissimo tempo dai propri canali di vendita nell’interesse dei propri clienti. Non solo: a dispetto del precedente patto siglato nel 2014, nel nuovo accordo la protezione garantita ai prodotti di qualità certificata sarà estesa anche all’etichettatura degli alimenti, alla loro regolarità ed alla loro rispondenza alle norme europee e nazionali in materia agroalimentare. L’ICRQF potrà così svolgere controlli puntuali anche sulle informazioni presentate sulle etichette dei prodotti commercializzati, prevenendo le contraffazioni e tutelando la salute dei consumatori.
Francesco Maria Froldi
Quid Juris?- Studio Legale Associato